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martedì 17 dicembre 2013

Lettera aperta allo STIMATISSIMO P.d.R.

Lettera aperta allo STIMATISSIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, circa un presunto presupposto non condivisibile


Eccellente  P.d.R. Giorgio Napolitano (spero di non omettere alcun titolo e non incorrere nel reato di vilipendio) noto come lei insista  sulla necessità (condivisibile) di produrre  profonde riforme di sistema usando le proprie dimissioni come ...... Ricat...... Ma cosa dico...... Pungolo.
Mi permetto di immaginare che il presupposto da cui Lei, Esimio Presidente,  parte è che le istituzioni rappresentative cui toccherebbe fare queste riforme siano in grado di farle.  
Mi rammarico immensamente,  questo presupposto non lo condivido: reputo, infatti, la stragrande maggioranza dei parlamentari assolutamente non all'altezza di questo compito; di esempi ve ne sono a profusione:
  1. l'annuncio ridicolo della soppressione del finanziamento ai partiti a partire dal.... 2017
  2. la sanatoria per i concessionari  delle spiagge demaniali
  3. l'assoluzione da parte di letta del comportamento della boldrini riguardo al volo di stato assieme al suo compagno. (non essendoci rischio di vilipendio, ometto per entrambi l'uso della lettera maiuscola)
  4. La ministro della giustizia kancellieri
Non esiste nel comportamento di costoro e dello stesso presidente del consiglio (lettera minuscola per la medesima ragione di cui sopra) nulla che riesca a suscitare qualsivoglia afflato di stima verso questo governo e verso gli uomini che lo appoggiano.
Per cui, Sig. Meraviglioso Presidente della Repubblica Italiana, pur confermando tutta la stima ed il rispetto che suono obbligato a tributarle, dissento con garbata  fermezza riguardo alle posizioni che Lei  (maiuscolo per rischio vilipendio) con altrettanta decisa e maschia fermezza prosegue nel mantenere. 

Sui firma suo rispettosissimo suddito
Ecc. ecc.

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