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martedì 13 maggio 2014

Le vittime ed i carnefici

ROTTAMI


Qua non è più questione di avere un governo diverso. 
Il punto è che bisogna ROTTAMARE non una classe politica, nè una classe dirigente. Bisogna rottamare una CULTURA.  Il malcostume, infatti,  non si può ricondurre ad una pratica imposta dai pochi  ai più. Troppo comodo. Il malcostume è riconducibile:
  1. alla classe dirigente, che, per la posizzione che occupa  fa emergere l'immoralità;
  2. a tutto quel sottobosco di personaggi che all'ombra di queila classe dirigente    ha prosperato;
  3. a tutti quei cittadini che con la propria superficialità ed ignavia hanno tollerato e tollerano tutto questo, salvo poi proclamarsi vittime, quando, invece è la mananza di senso cicivo ad averli trasformati in carnefici di loro stessi.
E' questa cultura sbaglata, comune a tutti i cittadini? La speranza è che non lo sia. Certamente chi si ostina a sostenere i partiti tradizionali - in buona o cattiva fede - continua di fatto a sostenere anche  la cultura che li ha prodotti e, a mio avviso sbaglia alla grande:  le persone che di questa classe dirigente fanno parte non possono cambiare e tutto quello che produrranno essendo macchiato da questo peccato originale non farà altro che perpetuare la loro mentalità.

La mia sparanza è che il movimento cinque stelle raccolga le istanze di coloro che desiderino cambiare la coscienza della gente, il modo di partecipare alla vita del paese e del suo sistema (ancora) democratico. Sarò ottimista, ma in ogni caso le persone che si raccolgono attorno a questo progetto sono nuove e non ancora compromesse. Non sono però così idealista da pensare che riusciranno tutti a mantenersi aderenti ai principi che propugnano.
No.
Ma almeno sono nuovi
E sono espressione e veicolo di valori, idee e principi, magari non tutti condivisibili, ma di certo DIVERSI, da quelli che hanno dominato l'italia ed il mondo in questi ultimi trent'anni.

Vale la pena di tentare e sperare. E rottamare. Sul serio.


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