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martedì 22 luglio 2014

I N T R I G H I !

La nuovissima Soap di 'indignarsi non basta'

Episodio 1

Mentre le diplomazie internazionali fibrillavano sul caso dell'Aereo Malese abbattuto, MarieElena si spazzolava i lunghi capelli biondi, contemplando la propria immagine riflessa.
Si stava forse compiacendo della sua bellezza? Nossignore! la consapevolezza del proprio aspetto era così granitica da non lasciare spazio alcuno al compiacimento. La sua concentrazione era rivolta ai movimenti del braccio sui capelli setosi, in modo da garantire  la massima accuratezza anche nel compiere un atto apparentemente banale come spazzolarsi. 
MariaElena non voleva essere perfetta. MariaElena era perfetta e sapeva di esserlo. Per questo si indisponeva quando qualcuno osava criticare il proprio operato: era come se criticassero lei in persona; se non sai riconoscere la perfezione, è perché sei imperfetto, invidioso o un allucinato in preda a pericolose visioni. 
L'attendeva un compito gravoso. Una seccatura più che altro, il prezzo da pagare per la propria bravura: doveva presentare al Senato il progetto per riformare lo stato; doveva farlo votare. Poco più di una formalità, tanto - lo sapeva benissimo - l'esito era scontato; non poteva essere altrimenti. Il provvedimento era perfetto e presto o tardi tutti ne avrebbero convenuto.
Certo il Primo Ministro ripeteva che bisognava far presto perché lui ci aveva messo la faccia, ma Matteo sapeva anche essere essere ragionevole e sarebbe corso ai ripari laddove lei ancora non poteva arrivare. 
Eccola varcare le porte dell'Assemblea di Palazzo Madama: commessi deferenti in livrea si scostavano inchinandosi per lasciarla passare; il tacchi picchiettavano sui pavimenti di marmo lucido e rimbombavano sotto i soffitti affrescati.I mobili lussuosi, imploravano un suo sguardo; le suppellettili lucidate reclamavano la sua attenzione; gli arazzi splendenti le sussurravano di antiche battaglie. Ma lei non si curava di loro, era abituata a qualunque ambiente, e di battaglie..... La sua battaglia contro l'ottusità l'arroganza e l'invidia era tutto ciò che contava ora. Il passato non aveva importanza.

MariaElena trovava naturale sedere al centro dell'emiciclo ed avere su di se l'attenzione di tutti; ma non trovava accettabile il disordine e l'insubordinazione perché ciò costituiva una mancanza di educazione e di rispetto nei suoi confronti. Trovava insopportabile la sguaiatezza di certe sue colleghe appartenenti al Movimento 5 Stelle. La sciatteria; ma non si trattava solo di una questione di forme. Quello che non accettava di loro era la presunzione e l'arroganza, difetti che lei, da sempre, considerava più indegni di qualunque indegnità.
"Questa non è una buona riforma!" Gridano le Erinni.
"La vostra idea è quella di uno stato autoritario!" Sentenziano le vaiasse. 
"Non è costituzionale" Berciano agitando scompostamente dai banchi fogli e faldoni pieni di scempiaggini.
L'indignazione si trasforma in rabbia, ma una rabbia che MariaElena controlla con maestria: una rabbia fredda, razionale  
che non ha alcun effetto sul suo sorriso perfetto, caldo e pieno di pietosa comprensione. 
"Ho sentito parlare di svolta autoritaria: è un'allucinazione che non può essere smentita con la forza della ragione, perché resta un'allucinazione"
Brava, MariaElena! Razionale! Sillogistica! Come può una persona dalla mente integerrima come la sua a perpetrare una riforma autoritaria o sbagliata o anticostituzionale? E come si fa a spiegare la perfezione a chi rifugge la razionalità? Inutile perdita di tempo.
"Un grande statista che è stato presidente di questa assemblea, Amintore Fanfani, ha affermato una grande verità: le bugie in politica non servono."
Anche la citazione colta di un un noto politico corrgionale suo e di Matteo... Già, Matteo... Il suo mentore; il suo eroe... Matteo  ha ottime ragioni per riporre in lei tanta fiducia.
"Si può essere d'accordo o meno, votare o meno...."
D'altra parte queste sono le regole cui bisogna sottostare in democrazia... Anche i deficienti possono parlare. Anche coloro che sono in malafede, i bugiardi ed i truffatori.
"...Ma parlare di svolta illiberale è una bugia...."
Certo che è una bugia; è una bugia perché quello che affermano non è vero!
"... E le bugie in politica non servono."
Come una ciliegina sulla torta ecco il coronamento del proprio ragionamento; la sintesi: Socrate Aristofane ed Annibale, tutti i più grandi filosofi della storia sarebbero fieri di lei, pensa con orgoglio. 

Bionda, elegante, fiera incarnazione della verità e della giustizia, eccola sfidare impavida e minuta l'orda della marmaglia che monta di fronte a lei.
Ma dietro, alle sue spalle, sprofondato nello scranno più alto del Senato, una figura  ammantata d'ombra contempla l'emiciclo, immobile, con occhi di bragia e con una impassibilità carica di oscure minacce.

Nel frattempo la Ministra Mogherini legge la relazione, appena pervenutale sull'invasione da parte degli Israeliani della Striscia di Gaza; ma la sua mente vaga su altro.....    

.....Continua

  

  

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